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Alice in Zombieland




Titolo: Alice in Zombieland

Autore: Gena Showalter

Casa editrice: HarperCollins Italia

Pubblicazione: 18/03/23

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Trama


NON AVRÒ PACE FINCHÉ NON AVRÒ RISPEDITO NELLA TOMBA TUTTI I MORTI CHE CAMMINANO. PER SEMPRE.


Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta...


Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.




Recensione


La prima volta che ho letto questo libro è stato quasi 10 anni fa, nel 2013, quando venne pubblicato da Mondadori, poi ci furono vari disguidi per cui i seguiti vennero pubblicati solo in ebook e per un periodo "a puntate", quindi potete capire quanto sono rimasta entusiasta nello scoprire che tutti e quattro volumi sono stati ripubblicati da Harper Collins.


Ero un po' spaventata perché quando ami tanto una lettura quando la rileggi dopo molti anni ci sono due possibilità:

-O la sia ama tanto quanto prima

-O la si odia e ci si chiede perché ci era piaciuta

Fortunatamente è stato come leggerla la prima volta.




Alice in Zombieland non è propriamente un retelling come potrebbe far pensare il titolo.

Ci sono veramente pochi riferimenti alla celebre fiaba di Lewis Carroll, tra cui il nome della protagonista, Alice, una nuvola a forma di coniglio e la titolazione dei capitoli.


La nostra Alice Bell infatti non finisce in un buco in un albero per ritrovarsi in tutte le situazioni più strane, no, lei da sempre convive con una padre che le impedisce di uscire dopo il tramonto perché di sera secondo lui fuori ci sono i mostri.


Mostri che solo lui pare vedere e quindi Alice e il resto della famiglia fanno fatica ad accettare tali limitazioni.


Una sera riescono a convincerlo a far partecipare la più piccola delle sorelle a un saggio… il rientro si conclude in tragedia e Alice vede per la prima volta i mostri di cui aveva tanta paura il padre.



Senza famiglia, Alice si trova ad affrontare il lutto, un trasloco, una nuova scuola e una nuova e tremenda visione del mondo.

Nella nuova scuola dei ragazzi si comportano in modo strano, sempre coperti di lividi e quando Alice incrocia per la prima volta gli occhi del loro capo, Cole, entrambi hanno una visione del futuro in cui sono coinvolti in uno scambio molto intimo.


Da lì a venire coinvolta nel mondo di Cole il passo è breve e si ritroverà ad affrontare un addestramento spirituale e fisico per affrontare gli zombie e una temutissima associazione che vuole usare gli zombie per scopi non chiari e che non si fa problemi a uccidere degli innocenti se si mettono in mezzo.


Questo primo volume lo si può classificare tranquillamente come young adult, infatti nonostante la storia tra Alice e Cole sia permeata di alchimia, battute e tanto calor, non sono presenti scene particolarmente spicy.

Cole, con la sua reputazione da cattivo ragazzo, tenta di ammazzare la nostra Alice con le sue buone maniere da gentlemen in più di un'occasione.




Alice ne ha affrontate tante eppure questo non le impedisce di andare avanti, continuare a lottare nonostante sappia che ogni volta che esce a combattere gli zombie con i suoi amici potrebbe essere l'ultima.


Il worldbuilding è molto interessante, potremmo definirlo un urban perché si svolge in una cittadina, e questo zombie spiriti sono visibili, e quindi affrontabili, solo da pochi eletti.


L'unica cosa che mi urtava allora e così anche oggi sono i messaggi che si scambiano i personaggi, tutti pieni di abbreviazioni che mi provocano l'orticaria. Io non sono mai stata solita usarli però ammetto che trattandosi di giovani possa essere un adeguato stile di scrittura e di adattamento.


Non vedo l'ora di buttarmi sulla lettura dei capitoli successivi.



Valutazione complessiva ⭐⭐⭐⭐⭐


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